Non si placano le polemiche sul "caso" Cavallari

TERAMO – Continua l’onda lunga delle polemiche sorte in seguito all’ultimo Consiglio comunale. Ad intervenire nell’accesa querelle, stavolta, è il capogruppo della lista civica “Al centro per Teramo” Roberto Canzio, che risponde ala minoranza. In sostanza Canzio ribadisce che, nella riunione dei capigruppo, nessun esponente della minoranza si era dichiarato contrario ad andare avanti con il Consiglio comunale, dopo la sfiducia dei due consiglieri dell’Udc al vicesindaco Alfonso Di Sabatino Martina. Per Canzio, quindi, il comportamento del capogruppo del Pd Giovanni Cavallari è stato “politicamente scorretto”. «È innanzitutto simpatico constatare che chi rilascia dichiarazioni sui fatti in questione non era neanche presente alla riunione dei capigruppo. Inoltre, come al solito, si cerca di far passare per vittima un esponente della minoranza, Giovanni Cavallari, affermando addirittura che qualcuno vuole delegittimare la serietà del Consigliere. Niente di più falso: nessuno ovviamente mette in discussione la persona, ma questo non impedisce di porre in evidenza il comportamento politico dello stesso Cavallari». Secondo Canzio Cavallari in primo luogo, Cavallari non avrebbe dato seguito all’accordo preso nella riunione dei capigruppo, e «non ha avuto alcun rispetto nei confronti di tutti i capigruppo che avrebbero dovuto esprimere dichiarazioni successive al suo intervento; in terzo luogo, ed è l’aspetto più grave, l’intera minoranza (ad e)ccezione del Consigliere Di Sabatino) non ha rispettato i propri elettori, abbandonando in blocco l’aula ed evitando quindi di partecipare ad un Consiglio nel quale erano in trattazione argomenti che riguardavano tutta la città (non rispettando pertanto il proprio mandato elettorale, che è semplicemente quello di difendere gli interessi dei cittadini». Canzio invita infine il segretario provinciale del Pd, che è intervenuto nella vicenda in difesa di Cavallari ad occuparsi di altre questioni, come quella del Cirsu. «Chiarisca, Verrocchio, le dichiarazioni dell’attuale Presidente del Consorzio, Andrea Ziruolo, il quale afferma che ha denunciato alle autorità competenti contabilità creative, segnalando circa quattro milioni di euro di crediti di Sogesa spa verso Cirsu e non supportati da idonea documentazione e quando dichiara che ha denunciato alla Procura della Repubblica presunte tangenti riscosse da amministratori precedenti la sua gestione. O magari  Verrocchio ci spieghi perché sempre il Presidente del CIRSU afferma pubblicamente di essersi recato microfonato per conto degli inquirenti a incontri ritenuti utili per favorire le indagini in corso».